Sintomi neurologici funzionali e dissociativi: una guida per il paziente

Trattamento della Debolezza Funzionale
Considerato il fatto che si tratta di una condizione relativamente comune, è davvero scioccante pensare a quanta poca ricerca sia stata fatta in merito al migliore trattamento per i pazienti con debolezza funzionale.
Questa sezione si basa principalmente sull'esperienza degli autori nel prestare aiuto a moltissimi pazienti affetti da debolezza funzionale.
Se non lo hai ancora fatto, dai un'occhiata alle seguenti sezioni prima di continuare la lettura:
1.Debolezza
E’ molto importante capire che questi sintomi sono comuni, che non significano che tu stai “diventando pazzo” o “perdendo il senno”, che essi non sfociano in gravi malattie fisiche e che sono potenzialmente reversibili senza utilizzare farmaci.
2.Capire la diagnosi
E’ essenziale che tu sia convinto del fatto che il dottore ha indagato bene il tuo caso e che è giunto alla diagnosi corretta.
3.Fisioterapia ed esercizio
Questa sezione spiega alcuni principi alla base della riabilitazione e dell’esercizio fisico rivolti ai sintomi funzionali, inclusi debolezza, dolore e fatica.
4.Psicologia? Io non sono pazzo
Se il tuo medico ti ha inviato da uno psicologo potresti esserti domandato il perché. Leggi questa sezione per capire meglio.
Non è ancora noto quale sia il trattamento più indicato per i pazienti con debolezza funzionale.
Comprendere il problema
Può essere sorprendente constatare l’impatto positivo che ha il semplice fatto di ricevere una spiegazione chiara e comprensibile del sintomi. Spesso i pazienti con debolezza funzionale trascorrono mesi o anche anni senza ricevere una diagnosi (o, talvolta, ricevendo una diagnosi alternativa come la sclerosi multipla).
Può richiederti molto tempo “abituare” la tua mente all’idea di un sintomo come la debolezza funzionale. Nei pazienti che alla fine migliorano, questo sembra comunque un momento chiave nel processo di guarigione.
Anche pensare alla relazione che esiste tra la debolezza e altri sintomi che potresti provare può rappresentare una parte importante di questo processo. Questo può aiutarti a capire che la debolezza è un sintomo tra i tanti (ad esempio il dolore, la stanchezza e i disturbi del sonno) e che stai soffrendo di un’unica malattia con molti sintomi, piuttosto che di molti sintomi causati da diverse malattie.
Probabilmente, questa è la ragione per cui alcuni dei trattamenti che hanno dimostrato di essere efficaci per i pazienti affetti da sindrome di fatica cronica e dolore cronico si sono anche dimostrati utili per i pazienti con debolezza funzionale.
Questi includono:
1 Graduale introduzione di esercizio fisico/fisioterapia
2 Terapia cognitivo-comportamentale
3. Farmaci per il dolore e per il sonno
Aspetti specifici legati alla debolezza funzionale
Una degli aspetti che i pazienti con debolezza funzionale spesso notano è che la gravità della debolezza è variabile da un giorno all’altro. Così, ad esempio, il martedì potresti sentire la tua gamba molto pesante e sei costretto a trascinarla, ma il mercoledì il sintomo potrebbe essere molto più sfumato. La variabilità è una caratteristica comune di molti sintomi funzionali. Se ci pensi, è uno dei motivi per cui una diagnosi di natura “funzionale” ha senso. Se ci fosse un danno strutturale al sistema nervoso, il sintomo potrebbe variare leggermente, ma non in modo così drammatico come invece può accadere nel caso della debolezza funzionale.
Ci sono diversi motivi per cui la debolezza funzionale può variare in gravità:
1. Nei momenti di maggior affaticamento
2. Nei momenti di maggiore dolore
3. Quando stai pensando al movimento da compiere
Quest'ultimo aspetto merita qualche considerazione in più. Avrai notato che quanto più ti concentri per muovere l’arto affetto, tanto più esso diventa pesante e più difficile da muovere.
Questo perché il movimento è più efficace quando è automatico. Normalmente non pensi a camminare quando stai salendo le scale o camminando per negozi. Infatti, se le persone sane pensassero consapevolmente a come camminare, finirebbero per andare storte.
Riconoscere questo fatto può aiutare i pazienti con debolezza funzionale.
Prova, per quanto possibile, a non pensare ai tuoi movimenti quando cammini.
I fisioterapisti non sempre hanno le idee chiare su cosa fare per aiutare le persone con debolezza funzionale. Generalmente i movimenti automatici che prevedono l’utilizzo di entrambe le gambe o di entrambe le braccia contemporaneamente sono meglio degli esercizi che si concentrano esclusivamente sull’arto colpito da debolezza.
Ricorda che, nel caso della debolezza funzionale, stai cercando di riprendere il controllo di un arto che non riesci a sentire completamente 'tuo'. Potresti avere sviluppato l’abitudine a tenerlo in un certo modo.
Le persone con debolezza funzionale al braccio tendono a tenerlo adagiato sulle gambe, soprattutto se provano dolore.
Le persone con debolezza funzionale alle gambe a volte scoprono che si siedono con la caviglia rivolta verso l’interno.
Queste posizioni possono sembrare 'naturali', ma non lo sono. Il tuo cervello pensa che siano le posizioni che gli arti assumono “normalmente”. Il tuo cervello potrebbe essersi abituato all'idea che un lato del corpo non viene percepito allo stesso modo dell’altro.
Lo scopo del trattamento è quello di cercare di far sì che il tuo cervello sperimenti nuovamente un movimento normale e naturale.
Altri trattamenti
Se ti senti proprio bloccato, può valere la pena provare l'ipnosi. A volte, sotto ipnosi, possono ricomparire i movimenti “normali”.
Occasionalmente, i pazienti con grave debolezza funzionale sono migliorati durante l’anestesia generale. Questa dovrebbe essere eseguita solo se vi è una paralisi completa e solo se il medico ha esperienza con questa tecnica. Non è una cura valida “sempre e comunque”!
Imparare a superare la debolezza funzionale
Uno degli aspetti che spesso i pazienti con debolezza funzionale notano è che la severità della debolezza può variare nel tempo...
...Prova, per quanto riesci, a non pensare ai tuoi movimenti quando cammini...